STOP TRATTATIVE, RISCHIO SERRATA AI MUSEI VENEZIANI
A Venezia è strappo, tra i sindacati e le cooperative che gestiscono io musei civici della città lagunare. Dopo quasi un anno di trattative sindacali, i due enti CoopCulture e Socioculturale, che gestiscono nei musei i servizi di biglietteria, guardiania e guide museali si sono viste recapitare la rottura del tavolo negoziale dalle sigle unite di settore di Cgil, Cisl e Uil, che hanno giudicato «inaccettabili» le proposte presentate che le stesse aziende avevano presentato come «irrevocabili» a inizio novembre.
Pietra dello scandalo è il contratto di categoria applicato oggi a 400 dipendenti delle due cooperative: i sindacati avevano chiesto aumenti nel contratto integrativo, ricevendo però come risposta un possibile aumento di pochi euro riassorbiti già dal prossimo mese di gennaio. Proposta ritenuta ridicola, e che ha portato le tre sigle a chiudere le trattative e ad annunciare lo stop al dialogo.
Coopculture, dalla sua, ha ricordato che un recente rinnovo contrattuale aveva già portato ad un complessivo aumento del 10% dei salari tra qui e ottobre dell’anno prossimo. Aumenti che già peserebbero nel bilancio delle coop per centinaia di migliaia di euro.
Il rischio, ora, è che se nessuna delle due parti farà un passo avanti la diatriba potrebbe ricadere sui visitatori, e quindi per conseguenza anche sulle casse comunali: da oggi in poi, i sindacati annunciano picchetti, stato di agitazione e scioperi che potrebbero paralizzare i musei veneziani anche durante il ponte dell'8 dicembre, giorno dell’Immacolata. Per scongiurare questa ipotesi, nelle prossime settimane si muoveranno per cercare una mediazione anche la Fondazione Musei Civici, trattativa seguita con attenzione anche dal primo cittadino in persona.