VIOLENZA DI GENERE, UNA PANCHINA ROSSA IN REGIONE
Più di cento femminicidi in Italia nel 2024.
Il fenomeno della violenza di genere rimane una piaga molto pervasiva della società attuale.
E allora, in un contesto così preoccupante, anche il Consiglio regionale veneto si mobilita per cercare di combattere il fenomeno con una serie di iniziative che proseguiranno anche in futuro.
A circa un anno fa risale l’istituzione di un premio di laurea intitolato a Giulia Cecchettin per tesi in materia di femminicidio e violenza di genere. Dello scorso novembre è invece la creazione dell’Osservatorio regionale sulla violenza contro le donne. Uno strumento importante per il contrasto della violenza di genere capace di realizzare un monitoraggio costante sulla base dei dati forniti da vari attori del territorio, nonché formulare proposte legislative concrete.
Presidente onorario dell’Osservatorio sarà Gino Cecchettin, eletto all’unanimità dal Consiglio regionale. Un risultato che riconosce il suo impegno verso l’inclusione e la lotta contro la violenza di genere, iniziato più di un anno fa dopo il femminicidio della figlia Giulia.
E proprio in Consiglio regionale lo scorso martedì è stata posizionata una “Panchina Rossa”. Simbolo del femminicidio e del vuoto lasciato dalla donna uccisa, la panchina, posizionata a Palazzo Ferro Fini, vuole rimarcare la dedizione della legislatura attuale nel combattere il fenomeno.