PROCESSO PFAS: 240 MLN CHIESTI DALLE PARTI CIVILI
Il processo in corso in corte d’Assise a Vicenza chiude il capitolo delle parti civili. Sono circa 250 che hanno presentato richiesta di risarcimento danni per un totale di 240 milioni di euro.
Tra le ultime istanze presentate quelle delle persone residenti in zona rossa e delle mamme no Pfas che da anni combattono per portare agli occhi del mondo l’enorme inquinamento in provincia di Vicenza che si è diffuso a macchia d’olio. È la seconda falda idrica più grande d’Europa che si estende per 150 chilometri quadrati.
Si tratta del quarto disastro ambientale dagli anni 60 a oggi in Veneto dopo il Vajont, il Petrolchimico di Porto Marghera e la Centrale termoelettrica di Porto Tolle.
Sul banco degli imputati oltre alla Miteni di Trissino, anche Mitsubischi e Icig e 15 dei loro dirigenti. Le accuse sono quelle di disastro e inquinamento ambientale, avvelenamento delle acque, gestione dei rifiuti non autorizzata.
Il 3 aprile ci sarà la prossima udienza dove compariranno davanti al giudice gli imputati stessi e gli avvocati a loro difesa.