PROCESSO PFAS: LEGAMBIENTE CHIEDE ECOGIUSTIZIA
Si avvicina sempre di più la conclusione del processo di primo grado in Corte d’Assise a Vicenza in cui sono imputati i dirigenti dell'ex Miteni di Trissino. Stiamo parlando di un inquinamento di portata mondiale che ha segnato un territorio di 300 mila abitanti, estendendosi per oltre 100 chilometri quadrati e contaminando la seconda falda acquifera d’Europa.
Sono in corso le audizioni di coloro che si sono costituiti parti civili nel processo. Tra loro, sentiti ieri dai giudici, Viacqua – gestore idrico- che ha chiesto 21 milioni di risarcimento danni oltre alla trasmissione degli atti alla Procura. Secondo l’avvocato di Viacqua finito un processo se ne deve aprire un altro perché la battaglia per l'ambiente e per l'acqua non può fermarsi al 2013, ovvero al termine temporale dei capi d'imputazione del processo Pfas. E questo perché dopo il 2013 c'era chi doveva farsi carico della bonifica e non l'ha fatto.
Presente anche Legambiente nazionale e veneta per chiedere ecogiustizia e un futuro libero da veleni nei territori contaminati.