SCUOLA, ITALIA PRIMA IN EUROPA PER VACANZE ESTIVE
È record europeo per l’Italia: ben 99 giorni di vacanze estive scolastiche da giugno a settembre. Un intervallo troppo lungo, secondo esperti e analisti, che danneggia studenti e famiglie.
Senza lezioni per quasi tre mesi, molti ragazzi perdono conoscenze acquisite durante l’anno. Un danno che, secondo l’Istituto Investimenti di Unicredit, può arrivare al 30% delle competenze.
Il sistema scolastico italiano risulta così meno competitivo rispetto al resto d’Europa. Le famiglie devono affrontare costi extra per centri estivi o assistenza privata.
Una spesa che può arrivare fino a 1.500 euro al mese per figlio, e chi non può permetterselo si affida ai nonni o rinuncia.
Le donne, già penalizzate nel mondo del lavoro, ne subiscono le maggiori conseguenze.
C’è poi il divario sociale: i figli delle famiglie più agiate riescono a seguire corsi e attività, mentre gli altri rischiano di restare indietro.
Il problema è noto da anni, ma le riforme non arrivano. Secondo la Fondazione Agnelli, basterebbe ridurre e distribuire meglio le pause.
Nei paesi europei dove il clima è simile al nostro, la scuola chiude solo un mese e mezzo.
Una soluzione potrebbe essere investire in campi estivi pubblici e attività formative, così da non disperdere competenze e aiutare le famiglie.
L’Italia dovrebbe decidere se limitare le vacanze a luglio e agosto; un cambiamento che richiede visione, fondi e attenzione alle nuove generazioni.