CONSIGLIO E GIUNTA: IL FUTURO ARRIVA SOTTO L’ALBERO
Elezioni fatte e finite. Ma per vedere all'opera i nuovi consiglio e Giunta regionale, ci vorrà tempo, forse quasi un mese. E allora si prospetta una fine d'anno di lavoro, per i neo eletti, chiamati alle prime sedute tutt'altro che dai contenuti lievi tra Natale e Capodanno.
Il cerimoniale prevede che il primo atto sia la proclamazione degli eletti da parte della corte d'Appello di Venezia: c'è chi vocifera che ci vorrà circa una settimana a partire da oggi, un ritardo dovuto al fatto che il programma informatico utilizzato dai giudici è diverso da quello del Viminale, e per farli comunicare non sarà una cosa breve. Solo allora, scatterà la procedura per la prima convocazione del consiglio regionale che dovrà radunarsi a Palazzo Ferro Fini entro il decimo giorno successivo ed eleggere il nuovo ufficio di presidenza: una seduta prevista, calcoli alla mano, tra il 12 e il 15 dicembre. Da allora, scatteranno quindi i 20 giorni entro i quali il nuovo presidente Alberto Stefani dovrà nominare la nuova giunta regionale e presentarla al Consiglio, il che potrebbe tenersi quindi a ridosso di Capodanno. Niente vacanze, anzi: a gennaio, prima possibile, il Consiglio dovrà quindi mettersi al lavoro per avviare l'iter del bilancio, procedura di primaria importanza per evitare che l'esercizio provvisorio, che scatta il primo gennaio, duri troppo a lungo.
Senza dimenticare che se qualcuno dei nuovi consiglieri finirà nella giunta di Stefani, a loro subentreranno in aula coloro che si sono classificati dopo di loro nelle liste provinciali.
E il famoso patto stilato in maggioranza prima del voto a questo punto è molto meno solido: concedendo il candidato presidente al Carroccio, Fratelli d'Italia aveva preteso cinque assessorati, ma non sarebbe una sorpresa se, dopo la debacle dei meloniani e il poderoso rinforzo che le urne hanno dato alla Lega , il presidente rivedesse in parte questa impostazione. In Fratelli d'Italia viaggia verso Palazzo Balbi i il recordman di preferenze, il neoeletto sindaco di Albignasego Filippo Giacinti: entrando lui in giunta, in Consiglio verrebbe ripescato Enoch Soranzo. Conferma per la polesana Valeria Mantovan, potrebbero entrare anche Lucas Pavanetto, e Dario Bond. E poi si capirà che accadrà in Forza Italia: Tosi (che probabilmente, pur eletto, rimarrà a Bruxelles) rivendicava per gli azzurri l'assessorato alla Sanità, ma ora rischia di rimanere ancora una volta fuori dalla Giunta dopo il magro risultato delle urne. Un mese, poco più, e sotto l'albero si conoscerà il futuro governo della Regione Veneto.