I CINQUE REFERENDUM DEL 2025: ECCO COSA CHIEDONO
Niente autonomia, ma nella prossima primavera saranno ben cinque i referendum che chiameranno gli italiani alle urne. Quello proposto per cancellare il ddl Calderoli è stato bocciato, mentre tutti gli altri sono stati ammessi: si voteranno, tutti insieme, in una domenica compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno, probabilmente accorpandoli ad altre elezioni sul territorio. Ma che cosa chiederanno agli italiani, questi cinque referendum?
Il primo, proposto da +Europa, riguarda la cittadinanza italiana per gli stranieri, e propone il dimezzamento dei tempi di residenza in Italia dopo i quali un maggiorenne extracomunitario può richiedere la concessione della cittadinanza italiana: attualmente sono 10 anni, il proposito è di portarli a cinque.
Gli altri quattro invece arrivano su proposta della CGIL, e riguardano tutti il mondo del lavoro e puntano a smontare alcuni punti del Jobs Act, la riforma introdotta dal Governo Renzi nel 2015. Il primo dei quattro quesiti sul lavoro punta ad abrogare le norme che consentono di non reintegrare un lavoratore licenziato in modo illegittimo, se è stato assunto dopo il 2015. Il secondo chiede di eliminare il limite all’indennità (al momento un massimo di sei mensilità) per i lavoratori licenziati in modo ingiustificato nelle piccole aziende sotto i 15 dipendenti.
Il terzo punta a eliminare alcune norme sull’utilizzo dei contratti a termine, limitando il ricorso a questo tipo di contratti e reintroducendo l’obbligo di una “causale” per i datori di lavoro. Il quarto, invece, vuole eliminare le norme che impediscono, in caso di infortunio sul lavoro negli appalti e nei subappalti, di estendere la responsabilità all’impresa appaltante.
Non c’è ancora la data dei referendum, che sarà fissata dal Capo dello Stato, ma la campagna referendaria è già partita: la Rete degli Studenti Medi e l'Unione degli Universitari sono scesi in piazza del Popolo a Roma esponendo un enorme striscione con l’invito , ai giovani, di schierarsi per il “Sì”.