CASE DI RIPOSO VENEZIANE: EMERGENZA DEL PERSONALE
Nelle case di riposo della provincia di Venezia la carenza di personale è ormai strutturale, ma nei mesi estivi si trasforma in vera emergenza.
Mancano almeno 600 figure tra infermieri e operatori socio sanitari. Una situazione che ha portato a doppi turni, ferie saltate e carichi di lavoro sempre più pesanti.
A lanciare l’allarme è il sindacato Cgil, seguito dalla Cisl, che sottolinea come il 63% dei posti letto nel veneziano sia in strutture private, ben oltre la media regionale.
Il pericolo è concreto: posti letto che si riducono, nuovi ingressi che si bloccano. A rimetterci sono anziani e famiglie.
A pesare è anche la privatizzazione del settore: il 63% dei posti letto è in strutture private, ben sopra la media regionale del 49%. E dei nuovi 484 posti previsti dai Piani di Zona, il 75% sarà ancora privato.
Colpa anche della Regione, accusano i sindacati, per aver abbassato gli standard di assistenza.
E sul fronte economico, i contratti non aiutano: nelle RSA si applica quello degli enti locali, con 200 euro in meno rispetto alla sanità. La differenza arriva fino a 400 euro tra strutture pubbliche e private.
Per infermieri e Oss la richiesta è chiara: più tutele, stipendi adeguati, chiarezza normativa. Perché in gioco non c’è solo il loro futuro, ma la tenuta di un intero sistema socio assistenziale.