PRECARIATO: IL SISTEMA GIUSTIZIA È A RISCHIO
Presidio del personale del Ministero della Giustizia a Venezia. Protesta di circa 1 ora delle lavoratrici e lavoratori della Cittadella della Giustizia di piazzale Roma a Venezia. La mobilitazione organizzata dalla Funzione Pubblica CGIL e dall’Unione Sindacale di Base, si inserisce in una due giorni di sensibilizzazione rispetto alle condizioni di precariato nel settore Giustizia . La situazione denunciata dalle Sigle Sindacali appare grave. Scade tra un anno il contratto del personale precario assunto con il Pnrr negli uffici giudiziari. Senza fondi per la stabilizzazione ne risposte il futuro appare molto incerto, in migliaia in tutta Italia rischiano il posto, oltre la metà di quelli attualmente in servizio. Questo avrà nuove pesanti ricadute su gli uffici giudiziari come nel caso dell’Ufficio per il Processo, struttura organizzativa interna al Ministero della Giustizia, attivata con fondi PNRR , presente presso i tribunali ordinari e le Corti d'appello. L’obbiettivo di questa realtà è garantire la ragionevole durata del processo punto dolente per qui il nostro Paese è osservato speciale in Europa. La Giustizia Italiana non assume e la carenze di organico aumenta, nel 2024 nel veneziano il 30% è andato in pensione. Questo rischia di paralizzare le attività degli uffici tornando così al disastro iniziale. Stabilizzazione dei precari, 85 nel veneziano, ridurre il sovraccarico di lavoro che ricade sull’esiguo personale, risposte concrete alle richieste di intervento. Queste le principali istanze rivolte al Ministero che pare abbia previsto la stabilizzazione di appena 3.000 unità su 12.000.