VENEZIA: "STOP AFFITTI, SERVE UN NUOVO PELLICANI"
Ironia della sorte, negli ultimi due giorni si è tenuto a Mestre i "Property Days", un convegno che col patrocinio del ministero del turismo ha chiamato a raccolta il mondo delle locazioni brevi, con tavole rotonde e appuntamenti dedicati a host e manager del settore. Uno schiaffo a Venezia e alla sua realtà, soffocata dallo spopolamento della città storica che il mondo degli affitti turistici non ha fatto che accentuare. Anche per questo, le proteste non si sono fatte attendere: lunedì è andata in scena una manifestazione di diessenso, all'esterno dell'M9, portata avanti dall'assemblea sociale per la casa. Martedì, poi, l'evento ha raccolto la protesta anche delle opposizioni veneziane: proprio dall'esterno dell'evento che raccoglieva il panorama nazionale delle affittanze turistiche, Venezia è diventata ancora di più simbolo di un modello di città che va nella direzione sbagliata. E la coalizione "Tutta la città che vogliamo" si è fatta sentire portando una proposta concreta che verrà depositata in Consiglio Comunale: una delibera per limitare le gli affitti brevi tra Venezia, Mestre, Marghera e di fissare un limite massimo al 12% gli alloggi destinabili agli affitti brevi, consentendo l’attività libera solamente per chi affitti un appartamento come integrazione del reddito familiare, e non a chi la svolge per fini imprenditoriali.