DAZI-USA: CONTO ALLA ROVESCIA, POSSIBILE RINVIO
Minacce, promesse e dietrofront. Alla saga dei dazi americani potrebbe aggiungersi un nuovo colpo di scena. Nelle scorse ore, la Casa Bianca ha fatto sapere che Trump starebbe pensando di prorogare la scadenza del 9 luglio per l’entrata in vigore delle nuove tariffe sulle merci importate dall’Europa. L’ipotesi è che il presidente americano possa abbassare le pretese nella trattativa sui dazi e giungere ad un accordo provvisorio.
La partita è ancora aperta. La scorsa settimana la Commissione europea pareva pronta a dare l’ok per un dazio fisso al 10% con alcune condizioni da rispettare, così da evitare tariffe più gravose su settori quali la componentistica elettronica, i veicoli e i prodotti farmaceutici. Al momento però tutte le ipotesi sono ancora sul tavolo.
A margine della prima giornata del Consiglio europeo di giovedì, Ursula von der Leyen ha fatto sapere che il vecchio continente è pronto ad un accordo ma, allo stesso tempo, si sta preparando nel caso in cui le condizioni non siano favorevoli.
Germania e Francia sono divise. Il cancelliere tedesco Friedrich Merz, spinge per un’intesa veloce. Più cauto invece Macron, che ipotizza un’intesa sì rapida ma non ad ogni costo, con la volontà dell’Europa che deve essere quella di giungere ad un accordo equo.
Tra Parigi e Berlino si posiziona l’Italia, con la premier Giorgia Meloni che intende vederci chiaro e si dichiara pronta a prendere contromisure se l’accordo con Trump dovesse essere svantaggioso.
