GLI UNIVERSITARI DI PADOVA CHIEDONO LA PACE A GAZA
Circa un centinaio di studenti ha pacificamente occupato l’antico cortile dell’Università di Padova in segno di protesta contro le atrocità commesse durante il mese di assedio a Gaza. Gli studenti hanno consegnato una mozione di pace al Prorettore Parbonetti del Dipartimento di Scienze economiche e aziendali, affidandogli alcune richieste e chiedendo una presa di posizione dell’Ateneo patavino “ritenendo necessaria anche da parte del mondo accademico e della comunità scientifica”così si legge nel comunicato diramato dagli studenti “una riflessione per impedire alle coscienze di assuefarsi alla violenza, e una ferma condanna verso qualsiasi forma di risoluzione armata delle controversie e di violazione dei diritti umani". La mozione è stata approvata all'unanimità dal Senato accademico dell'Università di Padova. Una richiesta di pace che dovrebbe raggiungere chi in queste ore sta invece stringendo sempre più il pugno sulla Striscia di Gaza ignorando anche i propri alleati. Il Presidente americano Biden ha chiesto al premier israeliano Netanyahu tre giorni di tregua per permettere l’ingresso degli aiuti umanitari e l’uscita dei profughi ma Israele tira dritto e prosegue con l’invasione di terra forse per il timore che i vertici di Hamas possano fuggire con l’appoggio di qualche paese arabo compiacente o che gli aiuti possano rinvigorire i miliziani ormai accerchiati dalle forze israeliane.
Cresce il numero delle vittime arrivato a quota 10.569 ma incuranti della carneficina in atto, il dibattito si focalizza sul dopo Hamas. Netanyahu ha dichiarato che sarà Israele a gestire la sicurezza a Gaza mentre leader europei avanzano l’idea di un contingente di caschi blu dell’Onu come futuro cuscinetto oltre alla realizzazione di due Stati ma non più frammentati nel caso della Striscia di Gaza.
Servizio di EMILIANO SCHINCAGLIA