GUERRA MEDIO ORIENTE:HEZBOLLAH PRONTI AL SACRIFICIO
"La sofferenza del popolo palestinese in questi decenni è stata grande, soprattutto ora che in Israele c'è un governo di destra che sta violando i diritti umani". A pronunciare queste parole il leader politico e religioso di Hezbollah, Hassan Nasrallah. Il Capo dell’organizzazione paramilitare islamica sciita e antisionista libanese schierato accanto ai miliziani di Hamas nella lotta contro Israele, rompe il silenzio attraverso un discorso pubblico pronunciato alla TV libanese in occasione della Festa dei martiri caduti sulla via di Gerusalemme definendo l’aggressione del 7 ottobre nei confronti di Israele un operazione “grande e sacra” e dichiarandosi “pronti al sacrificio” I venti di guerra non cessano in Medio Oriente anzi proseguono mentre le Forze di Difesa di Israele accerchiano militarmente Gaza City. Evidentemente la presenza del segretario di Stato americano Antony Blinken nuovamente in Israerle per chiedere per conto del Presidente Biden l’apertura di corridoi umanitari non solo per persone con doppia cittadinanza come avviene in questi giorni e l’ingresso degli aiuti umanitari, non è molto gradita in Medio Oriente. Per alcuni dei Paesi arabi, questo particolare messaggero di pace in realtà sottolinea l’alleanza tra Stati Uniti e Israele. Forse le mediazioni anche per il rilascio degli ostaggi israeliani in mano ai miliziani di Hamas dovrebbe essere affidata ai Paesi arabi ma la ragnatela di interessi e alleanze anche se fitta porta sempre verso Russia e America mentre il numero dei morti tra i civili palestinesi cresce ora dopo ora superando le 9.000 vittime, molte delle quali sono bambini. Questa interminabile scia di sangue ha portato in questi giorni alla rottura dei rapporti diplomatici tra gli Stati Uniti e i Paesi del Sud America come ; Messico, Venezuela e Brasile, mentre Colombia e Bolivia hanno tagliato i rapporti con Tel Aviv.
Servizio di EMILIANO SCHINCAGLIA