L'UCRAINA AFFIDA ALL'ONU LE RICHIESTE PER LA PACE
Non solo il Medio Oriente è in ebollizione. Le Nazioni Unite il cui Comitato per la Sicurezza si è riunito in giornata hanno chiesto alla Russia di riconoscere le proprie responsabilità sulla morte di 59 civili ucraini, dei quali 36 erano donne, 22 uomini e un bambino di 8 anni. È una delle pagine più sanguinose del conflitto russo ucraino avvenuta durante la veglia funebre per celebrare l’ultimo saluto ad un soldato ucraino morto in battaglia, strage avvenuta lo scorso 5 ottobre nel villaggio di Hroza a seguito di un attacco missilistico. L’Ambasciatore ucraino inoltre ha chiesto come unica soluzione del conflitto la ricostituzione dei confini nazionali e la liberazione dei prigionieri di guerra ucraini con la l’istituzione di una delegazione internazionale per facilitare il rientro in Ucraina dei bambini illegalmente deportati nei territori russi e in conclusione di ristabilire la pace mondiale. Per il momento tutto tace ad eccezione del fermo di due militari russi eseguito dagli agenti del Comitato investigativo inviati da Mosca . I due militari provenienti dall’estremo oriente secondo le dichiarazioni del Cremlino sarebbero sospettati di aver ucciso lo scorso 27 ottobre, nella loro casa nel villaggio di Volnovakha nel Donbass ucraino , una famiglia di 9 persone compresi due bambini di 9 e 8 anni. Nel frattempo proseguono i bombardamenti nell’Oblast di Zaporizhzhia e Kupyansk e mentre la popolazione continua a morire sotto i colpi dell’artiglieria, dalla Russia trapela la notizia della vendita dell’attico in Crimea del Presidente ucraino Zelensky per 450 mila euro, soldi che promette Mosca verranno impiegati nel conflitto.
Servizio di EMILIANO SCHINCAGLIA