MELONI SI CANDIDA A “PONTE” TRA USA ED EUROPA
La Premier Giorgia Meloni come ponte tra gli Stati Uniti e l’Unione Europea? Non è così un’utopia, soprattutto dopo l’incontro andato in scena nel weekend tra la Presidente del Consiglio e Donald Trump, neoletto alla Casa Bianca. Con loro anche Elon Musk, grande finanziatore della campagna elettorale del tycoon e futuro capo del dipartimento statunitense per l’efficienza governativa.
Nessuna nota ufficiale sui temi toccati nel corso del vertice. Facile pensare che siano state affrontate le questioni più calde dell’agenda internazionale: i conflitti in Ucraina e in Medio Oriente, i rapporti con la Cina e i dazi annunciati proprio da Trump.
Al di là di questo, però, il fatto che questo incontro si sia tenuto forse è pure più rilevante di ciò che gli interlocutori si sono detti. E non è un caso che sia stato l’unico incontro di Trump oltre a quello con il principe William.
Sarà allora proprio Meloni il principale interlocutore in Europa della futura amministrazione statunitense? Molti indizi fanno propendere per il sì: intanto per la vicinanza politica e per la convergenza su diversi temi, su tutti l’immigrazione.
Poi perché tra i principali paesi europei l’Italia è l’unico con un governo stabile, differentemente rispetto a quanto succede in Francia e Germania.
Infine, il ruolo di Musk, i cui contatti con Meloni sono avvenuti a più riprese, tanto che a giugno era stato invitato anche a Palazzo Chigi.
Insomma, tre indizi fanno una prova? Forse. E già dal 20 gennaio, giorno dell’insediamento di Trump alla Casa Bianca, si capirà se la premier avrà un ruolo cruciale nei rapporti tra Stati Uniti ed Europa.