PACE IN UCRAINA, MACRON VA CONTRO PUTIN
Putin ha presentato oggi giovedì 13 marzo le sue richieste per raggiungere il cessate il fuoco in Ucraina.
Dopo i negoziati di Gedda, tenutisi un giorno prima, il presidente americano Trump aveva promesso di parlare con l’omologo russo, per spingerlo a cercare una soluzione al conflitto.
E così è stato: Putin ha infatti presentato le sue istanze al tycoon.
Per prima cosa c’è il divieto dell’entrata dell’Ucraina nella Nato, poi il riconoscimento della Crimea quale territorio russo e un accordo di non dispiegamento di forze straniere in Ucraina.
All’istante il presidente francese Macron ha però confermato di voler schierare truppe al confine russo.
L’Eliseo si è incontrato in mattinata con vari vertici militari provenienti da Europa, Asia e Oceania, per discutere dell’invio di un contingente a difesa della futura tregua.
Macron vuole stabilire una missione congiunta per difendere la futura tregua, riaprire lo spazio aereo ucraino e rispondere a eventuali violazioni degli accordi.
Inoltre si è parlato di posizionare armamenti pesanti in direzione della Federazione Russa come deterrenza.
Lavrov, ministro degli esteri russo, si è scagliato contro l’Unione Europa, definendo Ursula von der Leyen come il Fuhrer che vuole militarizzare l’Europa, ma soprattutto la Germania.
E a proposito di tempi sospetti, il piano di riarmo europeo subisce ora un’accelerata dopo che Volkswagen ha proposto di convertire la produzione di auto in mezzi militari per sostenere lo sforzo bellico, e al contempo superare la crisi automobilistica.
La politica europea è veramente alla ricerca di una pace duratura?