SIRIA, ISRAELIANI UCCIDONO LE PECORE
Mentre a Doha Israele stringe le mani, in Siria quelle stesse mani premono grilletti.
Nel Qatar si sta cercando una mediazione tra Tel Aviv e Hamas per un cessate il fuoco a Gaza, ma intanto l’esercito israeliano attanaglia la Siria.
L’attività israeliana nel sud del Paese continua a mietere vittime, questa volta non umane, ma animali.
Nella mattinata di mercoledì 12 marzo l’IDF ha abbattuto un centinaio di pecore in un campo a Quneitra, nella Siria Meridionale.
La zona non è estranea all’attività israeliana: l’omonima città di Quneitra era stata rasa al suolo proprio dall’esercito di Tel Aviv durante la guerra dello Yom Kippur, ed è tutt’ora abbandonata.
Le greggi di pecore sono ancora oggi una risorsa preziosa per gli abitanti delle zone rurali della Siria, in quanto permettono alle fasce più povere della popolazione di non morire di fame.
Questa azione è solo l’ultima di una catena di raid che Israele sta portando avanti nel Paese: l’ultimo, avvenuto l’11 marzo, aveva colpito alcuni depositi militari dell’ex esercito di Assad, considerati una minaccia per Israele, secondo quanto riportato dalla stessa IDF.
Intanto, il governo canadese ha promesso 84 milioni di dollari in aiuti umanitari destinati alle zone distrutte della Siria.