UCRAINA, FRANCIA E INGHILTERRA CONTRO LA PACE
Il legame storico tra Vladimir Putin e Donald Trump è il cardine per la pace in Ucraina. Washington continua infatti il suo ruolo di mediatore, e il rappresentante russo afferma di aver fatto non uno, ma ben tre passi avanti grazie al dialogo con la Casa Bianca.
Perché Trump ritiene inutile e oneroso un conflitto per gli Stati Uniti.
Perch Trump ha esonerato la Russia dai nuovi dazi imposti il 2 aprile, Putin sembra scordare che gli Stati Uniti stiano ancora armando l’Ucraina, e guarda a Trump come l’unico leader seriamente interessato al cessate il fuoco.
Secondo Donald Trump, i presidenti Zelensky e Putin sono pronti al raggiungimento di un accordo per far tacere i droni, che anche questa notte sono volati su città russe e ucraine, seminando morte.
L’Europa continua invece a guardare di traverso la Russia: questa mattina i ministri degli esteri francese e inglese hanno tenuto una conferenza nel quartier generale della Nato, in cui hanno espresso diffidenza sulla volontà di pace russa.
Si vis pacem, para bellum.
Francia e Regno Unito, lo ricordiamo, sono i Paesi che spingono per la sedicente “coalizione dei volenterosi”, che vede di buon occhio il riarmo europeo e ritiene necessario il maggior supporto possibile all’Ucraina.
Sempre oggi, proprio i capi di stato maggiore, il massimo vertice militare, di Francia e Gran Bretagna si incontrano a Kiev per rimarcare il sostegno militare e ideologico a Zelensky.
Un incontro che non farà piacere a Putin, che ha già espresso a più riprese la sua contrarietà alla presenza Nato in territorio ucraino.
Trump si sta ritagliando un ruolo importante nell’Est Europa: aprendosi al dialogo con Putin, gli Stati Uniti si stanno prenotando un posto d’onore nei futuri rapporti commerciali, come la vendita di risorse energetiche.
L’Europa, tra cui l’Italia, si sta invece precludendo questa possibilità, in nome del riarmo, succube della politica russo-americana.