ESPLOSIONE IN DEPOSITO CARBURANTI: ALMENO 2 MORTI
Nei luoghi di lavoro si continua a perdere la vita. Questa volta nel fiorentino, un boato e poi una colonna di fumo che si è alzata nel cielo. Un'esplosione in una raffineria ENI a Calenzano ha provocato almeno 2 morti, diversi feriti e 3 dispersi. Dei feriti ci sono almeno due persone in gravi condizioni.
La deflagrazione è accaduta in un’area dove le autobotti effettuano il rifornimento di carburante. Secondo una prima ricostruzione, per cause da chiarire sarebbe esplosa una delle autocisterne che si trovavano lì in quel momento, facendo saltare in aria altri quattro mezzi pesanti e sette silos. È emerso che ci sarebbe stata una perdita di liquido prima dell’esplosione.
La procura di Prato ha aperto un inchiesta “per appurare eventuali responsabilità penali” e ha delegato le indagini al comando provinciale di Firenze dei carabinieri. Nominati anche alcuni medici legali e tre consulenti tecnici per accertare le cause dell’esplosione. I Vigili del Fuoco hanno domato le fiamme in modo da evitare la propagazione ai depositi vicini e i tecnici dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale sono sul posto per valutare le potenziali ricadute degli inquinanti, inclusi eventuali effetti sui corsi d'acqua.
Il Comune di Calenzano ha chiesto alla popolazione di evitare la zona e di adottare precauzioni, come tenere chiuse porte e finestre nel raggio di 5 chilometri e spegnere gli impianti di climatizzazione.
Quella di Calenzano è solo l’ultima tragedia di un 2024 nero in cui si sono registrati 890 decessi sul lavoro nel nostro Paese.