FUTURO DEL PIANETA A RISCHIO, CRESCE L’ECOANSIA
Le giovani generazioni sono preoccupate per il futuro del pianeta. A confermarlo è un sondaggio di Unicef Italia e Youtrend uscito negli scorsi giorni, in occasione della Giornata Mondiale della Terra.
In particolare, questa paura del futuro si traduce spesso nella cosiddetta “ecoansia”, una forma d’apprensione causata dalla consapevolezza dei rischi crescenti per il pianeta e dei disastri ambientali.
Molti giovani intervistati hanno dichiarato di avere di frequente sintomi fisici e psicologici causati proprio dall’ecoansia. Un fenomeno che comunque non è confinato solo agli adolescenti, ma anche diffuso nel mondo adulto. Circa un terzo del campione ha infatti rivelato che la paura della crisi climatica li scoraggia dall’idea di avere figli.
Non è tutto: per un numero consistente di italiani il destino dell’umanità è già compromesso in modo inevitabile. Proprio questo destino segnato causa in molti un grande disagio e nervosismo quando non riescono ad essere sostenibili con i loro comportamenti quotidiani.
Tra le azioni sostenibili più frequenti si segnalano l’attenzione per la raccolta differenziata, la riduzione del consumo d’acqua ed un occhio attento agli sprechi di energia elettrica.
Tutte abitudini positive che dimostrano un grande attaccamento alla salute ambientale. Certo è che queste azioni da sole non possono bastare per salvare il pianeta. Perché vi sia una vera inversione di tendenza è necessario un impegno concreto da parte degli stati. Interventi quali la riduzione delle emissioni di gas serra, la promozione di energie rinnovabili e l’efficientamento energetico dovranno diventare temi all’ordine del giorno dei governi di tutto il globo.