MEDICI DI FAMIGLIA, SIGLATO L’ACCORDO SALARIALE
A distanza di sei anni arriva finalmente il rinnovo dell’Accordo collettivo nazionale di medicina generale, che interessa 40 mila medici e oltre 10 mila ex guardie mediche. Un risultato importante che prevede aumenti contrattuali di circa il 3,8%, con i relativi arretrati e maggiori tutele riguardo la maternità.
Dal lato economico, vengono recuperati buona parte dei ritardi accumulati negli anni: 700 milioni, ovvero circa 15 mila euro di arretrati per un medico massimalista. Inoltre, per la prima volta sono state negoziate nuove risorse per le certificazioni Inail e, soprattutto, l’incremento della quota oraria per le attività territoriali previste dal Pnrr.
Un’altra novità è l’attuazione del Ruolo Unico, che garantisce a ogni medico il tempo pieno. Per di più, si darà maggiore attenzione alla qualità di vita di questi professionisti attraverso l’istituzione di un tavolo permanente presso Sisac, la Struttura Interregionale Sanitari Convenzionati. Malattia e infortuni, inoltre, non sono più considerati come sospensione dal servizio ai fini della valutazione dei punteggi delle graduatorie, in modo da non penalizzare quei professionisti che non riescano in caso di infortunio, a svolgere la propria attività.
Si incentiva, infine, la telemedicina per le aree disagiate e per le donne medico in stato di gravidanza o con figli fino a 3 anni d’età, per permettere lo svolgimento del proprio lavoro in smartworking.