TRENTINI INGIUSTAMENTE INCARCERATO DA 250 GIORNI
Più di 250 giorni. È da oltre nove mesi che Alberto Trentini, operatore umanitario veneziano, si trova rinchiuso nel carcere di Caracas.
In Venezuela per l’ong Humanity & Inclusion, il 46enne è stato arrestato dalle autorità lo scorso 15 novembre mentre si stava recando nella capitale per lavoro.
Le motivazioni dell’arresto restano ignote. Le autorità dello stato sud americano non hanno ancora presentato un’accusa formale. La legale di Trentini, in passato si è mostrata preoccupata delle sue condizioni mediche, che soffre di problemi di salute e non dispone di farmaci adeguati.
La mobilitazione guidata dai genitori e dagli amici di Trentini sta continuando ma le autorità italiane continuano a non dare risposta. Ad oltre 250 giorni dall’arresto la famiglia esprime emozioni di grande sconforto, sopratutto verso uno Stato che tace.
Gli ultimi contatti con la famiglia sono stati il 16 maggio, da lì i genitori non hanno più potuto avere notizie dirette del figlio incarcerato.
L’unica eccezione è quella di una dichiarazione del compagno di cella di Trentini, uomo svizzero, scarcerato grazie alla diplomazia di Berna. L’uomo ha parlato di un giovane che non si è fatto abbattere, preoccupato, però, per i genitori anziani.