UNO STUDIO SULLE MEDUSE “SENZA CERVELLO”
Sistemi nervosi “diffusi” a supporto di comportamenti complessi ed interesse per le novità.
È su questi argomenti che si sono basati i ricercatori dell’Università di Trieste e di Padova per scoprire ed analizzare i comportamenti delle meduse quadrifoglio, le cosiddette “senza cervello”.
La professoressa Cinzia Chiandetti dell’Università di Trieste ha, infatti, spiegato che il loro sistema nervoso è privo di un centro di comando ed è dotato solamente di organi sensoriali rudimentali, che non gli permettono di ricordare.
L’esperimento è avvenuto in una vasca rettangolare in cui sono state inserite singolarmente delle giovani meduse. Inizialmente, un oggetto è stato presentato al singolo animale che immediatamente si è diretto verso la novità. Successivamente, dopo un intervallo di un minuto, è stato inserito nella vasca un secondo oggetto verso cui le meduse hanno dimostrato interesse, dimenticando il primo.
Un comportamento, definito “neofilia” dagli esperti, che dimostra come, nonostante le meduse abbiano memoria del primo oggetto, siano attratte da quello nuovo.
Dalla ricerca, dunque, sono emersi risultati sorprendenti e utili per comprendere l’evoluzione dei sistemi nervosi e della cognizione stessa, anche nel mondo animale.