VIOLENZE IN OSPEDALE, AL VIA I CORSI DI AUTODIFESA
La necessità di risposte alle violenze che avvengono nelle corsie degli ospedali nei confronti del personale sanitario ha spinto il policlinico Umberto I di Roma ad attivare corsi di difesa personale per i suoi medici ed infermieri.
D’altronde i dati diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità sono allarmanti: considerando soltanto i casi denunciati, nel 2023 si sono verificate ben 16mila aggressioni in ospedali e ambulatori, con più di 18mila persone coinvolte.
Il policlinico della capitale già da mesi fornisce, su base volontaria, corsi di autodifesa per il suo personale, completi di parte teorica e pratica, con l’insegnamento di tecniche di de-escalation che puntano a mettere in sicurezza sé stessi e l’aggressore.
I dati mostrano come le più esposte al fenomeno siano le infermiere, mentre i reparti più a rischio sono i pronto soccorso e le unità psichiatriche. In generale le donne sono oggetto di violenze più degli uomini.
Il corso dell’Umberto I ha riscosso l’apprezzamento di medici e infermieri e ha già visto applicazioni pratiche con alcuni casi di personale sanitario che è riuscito a bloccare aggressioni prima che si spingessero troppo oltre.
La violenza negli ospedali non è un problema solo italiano ed infatti l’Istituto Superiore di Sanità ha aderito al progetto europeo Brave-Wow, insieme a paesi come Portogallo (paese capofila), Spagna e Slovenia. L’obiettivo è trovare strumenti e soluzioni comuni per affrontare le aggressioni al personale sanitario.