A COLLOQUIO DAL MARITO CARCERATO CON 60GR DI COCA
PADOVA - Cellulari, droga e anche un computer per gestire meglio lo spaccio. Non è la prima volta che emergono nel Carcere padovano Due Palazzi, situazioni di illegalità legate come detto alla presenza di sostanze stupefacenti o di oggetti che non dovrebbero assolutamente essere nella disponibilità soprattutto di ergastolani o persone che devono scontare pene inerenti al crimine organizzato. L’ultimo caso è odierno ed è avvenuto durante dei controlli preventivi. Una donna italiana che si accingeva ad effettuare un colloquio in carcere con il proprio compagno di origine sudamericana è stata trovata a nascondere tra gli indumenti che indossava 60 grammi di cocaina pura. A scovare lo stupefacente è stata l'Unità Cinofili della Polizia Penitenziaria impegnata al contrasto del traffico e della presenza delle sostanze stupefacenti all’interno della struttura carceraria. A diffondere la notizia sostenendo l’operato dei colleghi, categoria spesso accusata di essere tra i principali veicoli d’ingresso delle sostanze e degli oggetti in questione è il Segretario Generale dell'Osapp, sindacato autonomo della Polizia penitenziaria, Leo Beneduci che ha voluto esprimere il proprio apprezzamento per la professionalità e l'efficacia dimostrata dal personale del Nucleo Cinofili, così come da tutto il Corpo di Polizia Penitenziaria operante presso la Casa di Reclusione di Padova. Il Carcere di Padova è sempre stato un modello riconosciuto come eccellenza ma per colpa di qualche mela marcia e della crescente situazione emergenziale delle carceri italiane ha perso nel tempo un po' del suo smalto. L’attuale impegno è quello di ripristinare la sicurezza, la dignità dei carcerati e di chi opera nella struttura ma soprattutto la legalità. La presenza di droga in carcere aumenta il rischio suicidario e di aggressioni tra detenuti e nei confronti del personale carcerario. Quanto detto avviene durante le possibili crisi d’astinenza ma naturalmente anche a causa degli effetti di alterazione indotti da queste sostanze.