BONIFICATA LA C&C DI PERNUMIA, FABBRICA DEI VELENI
Questo è l'ultimo carico pieno di fanghi a partire della C&C di Pernumia: la fabbrica dei veleni in Bassa Padovana è finalmente bonificata.
È un giorno importante per la comunità di Pernumia e Battaglia Terme. Dopo una bonifica durata sei anni i fanghi tossici stoccati nel vecchio capannone della ditta Cedro sono stati infine rimossi. Erano qui da due decenni.
Sulla carta la C&C avrebbe dovuto convertire rifiuti speciali, provenienti da acciaierie e industrie chimiche, in cemento innocuo. Un'attività mai svolta regolarmente. Nel 2005 il sequestro della fabbrica, dopo i rilievi dell'Arpav, e poi la scoperta: 52 mila tonnellate di rifiuti tossici, ammassati nel capannone.
Dopo lunghi preamboli, la bonifica vera e propria è partita nel 2021 ed è costata alla Regione Veneto 15,7 milioni di euro. Nei fanghi erano presenti metalli tossici e idrocarburi mischiati fra loro in cumoli alti anche 9 metri. I rifiuti pericolosi sono stati portati a Saronno, in un impianto che li ha resi innocui, e poi conferiti in discarica.
Ora si proseguirà con l'analisi delle aree esterne: da un primo controllo non sono comunque emerse contaminazioni, neppure nelle falde.
Grande la soddisfazione della Regione Veneto ma anche del sindaco di Pernumia Marco Montin, per la soluzione di un caso che TV7 ha seguito da vicino con numerosi approfondimenti a TV7 Match.
Si parte ora con un'azione di rivalsa contro i titolari dell'impresa, a seguito della quale l'ex C&C potrà diventare di proprietà pubblica. Sarà così l'inizio di un nuovo capitolo, senza l'assillo di una vera bomba ecologica a due passi da Pernumia e Battaglia.
Ma se questo traguardo è stato raggiunto è anche grazie a 13,5 milioni finanziati dalla Legge Speciale per Venezia, una risorsa per la quale la Regione continuerà a battersi.