CALDAIE ACCESE IN ANTICIPO CAUSA FREDDO E UMIDITÀ
PADOVA- Freddo e umidità hanno richiesto in questi giorni l’accensione anticipata dei caloriferi e stufe ad uso domestico negli appartamenti , scuole ed edifici pubblici. L’autorizzazione arriva direttamente da Palazzo Moroni che attraverso una comunicazione ha chiarito che :” E’ possibile accendere gli impianti termici in presenza di situazioni climatiche che lo giustifichino” con la richiesta però di non eccedere con gli impianti accesi non oltre 7 ore durante la giornata . Questo non è un consiglio banale o per suggerire un possibile risparmio energetico ma ben sì uno dei tanti accorgimenti da attuare quotidianamente nella nostra vita. Limitare l’impiego di stufe e caldaie aiuta a tenere bassi i livelli nell’aria degli inquinanti e per conseguenza diretta evita al Comune di Padova di applicare gli stop al traffico per alcune tipologie di vetture. Anche in questo caso i segnali d’allarme di riferimento legati alla situazione di salubrità atmosferica della città del Santo sono sempre gli stessi valevoli anche per le auto. Il famoso semaforo verde arancio rosso. Con il verde si può arrivare a 19 gradi di riscaldamento con due gradi di tolleranza, negli edifici pubblici , scolaresche e abitazioni e 18 nel caso di allerta arancio e rosso. Si scende a 17 gr per le attività industriali e artigianali sempre. L’accensione ufficiale per il riscaldamento per legge per la zona climatica E di cui fa parte Padova, Venezia, Vicenza, Verona, Rovigo e Treviso, era prevista per il 15 ottobre fino al 15 aprile 2025. Concludiamo con una piccola curiosità che riguarda Belluno che in Veneto è l’unica ad appartenere alla zona F assieme a Cuneo e Trento. Questa fascia climatica non prevede limitazioni orarie né di calendario perché si trova a 431 metri sopra il livello del mare.