CPR: MENO DELLA METÀ DEI DETENUTI ALLONTANATA
PADOVA- Si trovava in un bar in zona Stazione accanto a una donna nota alla Questura , il 33enne marocchino fermato dalla Polizia. Gli agenti della Questura di Padova impegnati in controlli anticrimine nel quartiere Arcella e nell’area Ferroviaria, notando la coppia hanno deciso di effettuare dei controlli e il giovane è risultato sprovvisto di documenti. Accompagnato in Questura per il foto-segnalamento, durante gli accertamenti sono emersi numerosi precedenti penali e di Polizia a suo carico per reati; contro la persona, il patrimonio, in materia di armi e di stupefacenti, tutti commessi a Padova. Inoltre il giovane, in Italia dal 2007 risultava aver violato l’Ordine del Questore di Bari a lasciare il territorio dello Stato entro 7 giorni emesso nel febbraio dello scorso anno. Per tale motivo il giovane marocchino veniva deferito all’Autorità Giudiziaria. Visti i numerosi precedenti in materia di stupefacenti, il 33enne è stato perquisito e trovato in possesso di 20 grammi di hashish, occultati nella manica del giubbotto, e 1.25 grammi di cocaina, nascosta all’interno di una scarpa. Sempre durante il controllo gli agenti hanno anche rinvenuto un ulteriore involucro di cellophane contenente sostanza stupefacente nascosto nella biancheria intima del giovane. Terminati i controlli, il 33enne, è stato trasferito presso il Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Palazzo San Gervasio a Potenza, in attesa di venire espulso dal territorio nazionale. Possibile che il 33enne nonostante il primo foglio di via fosse ancora libero di circolare? I rimpatri vengono realmente portati a termine o la condanna resta solo sulla carta? Annualmente, secondo i dati dell’Osservatorio Accoglienza Detenzione Migranti , meno della metà dei detenuti viene effettivamente allontanata evidenziando così l’inefficacia del sistema come strumento di contrasto alle migrazioni irregolari e alla lotta al crimine.