ESPOSTI AL RADON, ASSI CHIEDE MONITORAGGI SANITARI
Riprendere i monitoraggi sanitari per analizzare le condizioni di salute di chi ha prestato servizio alla base del Monte Venda. Lo chiede a grande voce la sezione euganea dell'Unione Nazionale dei Sottoufficiali Italiani.
Uomini che prestarono servizio nell'aeronautica e che ora hanno diritto a tutelare la propria salute.
È una vicenda amara, quella del personale militare esposto al radon, gas radioattivo che nelle viscere dei Colli Euganei ha segnato le vite di decine di persone.
La base dell'aeronautica sul Monte Venda ha chiuso nel 1998, sigillando nella sua galleria il gas letale, ma il prezzo di quegli anni passati a respirarlo per molti è stato il più alto.
38 i decessi riconosciuti, una ventina in via di accertamento, altri quaranta su cui far luce. Una strage silenziosa che continua a mietere vittime. E ad angosciare intere famiglie.
I monitoraggi sanitari da ripetere ogni due anni sono stati sospesi ormai nel lontano 2018. Accertamenti costosi e che non tutti possono permettersi.
Da allora due ex militari sono deceduti per tumore, un terzo risulta gravemente ammalato.