IL RILANCIO DEI TRASPORTI: ARRIVANO 193 NUOVI BUS
Padova rinnova il suo trasporto pubblico. Non solo il tram, che nel 2026 rivoluzionerà sensibilmente la mobilità pubblica urbana per come l'abbiamo sempre conosciuta. Ma sin da ora, con la firma dell’Addendum al Contratto di Servizio tra la Provincia, il Comune di Padova e Busitalia Veneto, dà il via ad un corposo aggiornamento del parco mezzi.
Da qui al 2030, arriveranno 193 nuovi autobus (37 quelli in arrivo nel solo 2024), in parte co-finanziati dalla Provincia con fondi sta+tali, e in parte acquistati da Busitalia Veneto con risorse proprie. Bus elettrici o ibridi a metano, che contribuiranno a migliorare l'offerta di trasporto potenziando i servizi sia dell’urbano che dell’extraurbano nella Provincia di Padova, con mezzi nuovi, più funzionali ed ecologici.
L'azienda, che aveva chiuso i bilanci degli anni 2021 e 2022 in rosso, con quasi 20 milioni di disavanzo complessivo, sta risalendo la china: nel 2023 non si sono ancora raggiunti i livelli del pre-pandemia in riferimento al numero di passeggeri, ma si è cresciuti del 50% rispetto al 2022 e si è arrivati ad un -15% sul pre-covid. Si prevede che sarà proprio il 2024, quello decisivo per pareggiare i conti con l'anno 2019 come passeggeri. E allora tornerà ancora il tema dei dipendenti, altra pesante criticità delle ultime annate: oggi Busitalia conta in Veneto 849 autisti, 574 di questi lavorano sulle linee padovane, e di questi ben 103 sono entrati in servizio nel 2023, compresi 13 formati dall'academy e 17 lavoratori rifugiati. Entro il mese di parile 2024 partiranno due nuove academy, mentre una cinquantina di nuovi autisti, che ha già ottenuto l'abilitazione, dovrebbe entrare in servizio a settembre, per il nuovo anno scolastico.
Per rendere più fruibile il viaggio, Busitalia entro l'estate introdurrà quindi il pagamento digitale a bordo, con carta o bancomat, su tutti gli autobus come già avviene per il tram. E potenzierà ancora di più i controlli contro chi non paga il biglietto, si stima poco meno del dieci per cento dei passeggeri totali: non solo verranno assicurati più controllori a bordo, ma anche gli abbonati (per dare l'esempio sui mezzi) potrebbero dover passare il loro codice su un lettore, per dimostrare di essere in regola.
