LA RETE DI ESPERTI PER MOTIVARE GIOVANI INATTIVI
PADOVA- Intercettare i ragazzi nei luoghi di aggregazione , anche grazie alle segnalazioni Ulss6 e dei centri territoriali dei Servizi Sociali partendo dall’individuazione dei talenti e non dalle fragilità che caratterizzano sempre più i nostri giovani. E’ questo l’intento di una rete di importanti enti formativi che hanno aderito al bando regionale per il reinserimento nel mondo del lavoro dei Neet la quota di popolazione in età giovanile né occupata e né inserita in un percorso di istruzione o formazione. Una quota che nel padovano oscilla tra i 300 e i 500 ragazzi tra i 14 e 18 anni completamente scomparsi dal mondo della scuola e disinteressati rispetto a un possibile impiego. La Regione per arginare questa pesante piaga presente anche nel laborioso Veneto ha stanziato 10 milioni di euro. Molti i progetti e i corsi ideati dalla rete padovana costituita da Fòrema, Job Center, Eduforma , UmanaForma e Gi-Group che hanno preso vita lo scorso luglio e vedranno la conclusione a giugno 2025. Progetti e percorsi mirati e soprattutto coinvolgenti perché come detto questi ragazzi hanno perso completamente l’autostima. La bravura dei professionisti coinvolti nella rete è proprio quella di parlare ai ragazzi utilizzando i loro strumenti social nel caso dei vedeo messaggi per avvicinarli a corsi proposti dalla rete: digital, sport, ma anche cucina, oppure tematiche green, del riuso dei materiali, la realizzazione di esposizioni fotografiche il confronto generazionale con persone più anziane. Questi solo alcuni dei molti progetti in atto. Un dato però va sicuramente sottolineato per intraprendere ulteriori politiche sociali e ripensare il mondo della scuola e del lavoro . Nel padovano si registra un 10% di dispersione scolastica di chi è la colpa dei ragazzi o di noi adulti forse troppo assenti e poco attrattivi?