LISTE D'ATTESA: FORTE SINERGIA TRA ULSS6 E AOUP
PADOVA- Qualcosa di sicuro è successo . Inutile nascondersi dietro alla pandemia o ai crescenti bisogni della popolazione o alla carenza di medici. I nostri professionisti potevano immaginare che programmare, monitorare ma sopratutto organizzare il carico di lavoro avrebbe evitato il problema delle liste d’attesa. Ormai il danno è fatto. Ora è tempo di parlare di soluzioni partendo dalla fotografia del nostro territorio. C’è da tenere conto, nel caso dell’Ulss6, che il bacino territoriale di competenza è davvero impegnativo. Stiamo parlando di almeno 6 ospedali che coprono a nord e sud Padova oltre a moltissimi centri e poliambulatoriali sparsi in tutto il territorio e altro ancora. L’attuale situazione è di 1.586 prestazioni D da smaltire entro 30 giorni e 5.292 prestazioni P entro 90 giorni ancora da sfoltire. Tutt’altra situazione in Azienda Ospedaliera con solo 16 prestazioni P da processare quindi entro 90 giorni. L’impegno profuso dai nostri medici e dal personale del comparto è notevole, l’Ospedale di Padova ha supportato diverse Ulss venete inviando i propri medici per aggredire le liste d’attesa , inoltre ha da tempo attivato le prestazioni durante i fine settimana e nel serale su circolare Regionale . Non solo, oltre ad avere un costante controllo sullo smaltimento delle prestazioni con allert computerizzati da anni, ha stretto una forte collaborazione con l’Ulss6 di “mutuo soccorso” in caso di emergenze o criticità. Ulss6 dal canto suo invece ha attivato un piano Marshall che coinvolge tutte le realtà sanitarie in pancia per la condivisione dei dati sulla crescente richiesta di prestazioni. Punti dolenti restano ancora la 1a visita; dermatologica , oculistica, , ortopedica e gastroenterologica. Un messaggio però di collaborazione viene rivolto nei confronti della popolazione che deve sfruttare la preziosa risorsa della sanità Pubblica con maggior consapevolezza , quindi in caso di vero bisogno.