MONTÀ, TAMOIL CHIUDE DOPO I DANNI: E ORA CHI PAGA?
Dopo il danno, non tanto la beffa, ma un’apparente porta chiusa in faccia ai danneggiati. Sta assumendo i contorni di un vero e proprio mistero, la faccenda che da più di una settimana ha investito il distributore di benzina marchiato Tamoil in via Montà, periferia ovest della città di Padova. Tutto è iniziato una decina di giorni fa, quando alcuni residenti della zona hanno cominciato a vedere le loro automobili perdere colpi, e accusare guasti improvvisi, e hanno capito che l’unica cosa che li accomunava era l’essersi riforniti proprio a quella pompa di benzina. Probabilmente perché dai bocchettoni della verde era uscito del diesel, oppure un carburante avariato.
Col passare dei giorni, le segnalazioni si sono moltiplicate e i cittadini hanno chiesto lumi all’azienda petrolifera inviando una PEC, a cui non è arrivata ancora risposta. Anzi: dopo qualche giorno, la pompa di benzina è stata chiusa, disattivata. Bocchettoni a secco, e display e colonnine spenti. Meglio chiudere tutto, per evitare nuovi danni. Eppure il dubbio che i danneggiati siano stati lasciati soli comincia a serpeggiare, perché persino sul sito della compagnia, oggi, il punto vendita è letteralmente scomparso.
I danneggiati per ora si sono affidati ad un avvocato, e stanno capendo come agire. Il rischio, però, è che il numero delle persone che si sono rifornite a quelle pompe prima della scoperta dell’inghippo siano molte di più, e che abbiano portato l’auto in riparazione senza essere a conoscenza dell’origine del guasto. Se qualcuno avesse il dubbio, può rivolgersi all’indirizzo consultavolontaria@gmail.com o alla pagina facebook “Consulta Padovana” per unirsi al gruppo dei danneggiati.