PADOVA, +44% DI ARRESTI PER I REATI DA CODICE ROSSO
In tutta la provincia di Padova crescono, e non poco, i casi di denuncia di reati previsti dal cosiddetto codice rosso. Il che può, come ben sappiamo, avere due origini completamente opposte: o i il numero dei delitti è davvero in salita, cosa che non sarebbe affatto rassicurante, oppure a parità di reati stanno aumentando le donne che trovano il coraggio di denunciare, e questo - nel dramma di quelle situazioni di vita affettiva e familiare terribile - sarebbe un piccolo segno di speranza. Sta di fatto, che i Carabinieri del Comando Provinciale di Padova sono quotidianamente impegnati nell’attività di prevenzione e contrasto alle diverse fattispecie di reato contemplate nel “codice rosso”. Nei primi sei mesi di quest'anno, l’Arma ha arrestato 49 persone, ben il 44% in più rispetto alla prima metà del 2024 e ha applicato 79 misure cautelari (allontanamento dalla casa familiare o divieto di avvicinamento alla persona offesa, in crescita in questo caso del 25% in un anno.
L'ultimo, in ordine di tempo, è stato il caso di un 48enne, arrestato in flagrante a Casale di Scodosia, nella bassa padovana, con l'accusa di aver violato il divieto di avvicinamento alla madre, ricevuto appena due ore prima. L'anziana donna lo aveva denunciato a luglio dopo mesi di sopraffazioni, violenze e minacce: il figlio, secondo il suo racconto, dopo la morte del padre a gennaio aveva cominciato ad aggredire la madre, sia verbalmente che fisicamente. Ricevuta la notifica del divieto di avvicinamento, l'uomo solo due ore dopo si è presentato proprio da lei a minacciarla di nuovo, e costringendola a chiamare i Carabinieri che, intervenuti, l'hanno arrestato e portato in carcere.