PADOVA LA MENO COLPITA DALLA CONGIUNTURA ECONOMICA
Nei primi otto mesi del 2025 il bilancio del mercato del lavoro dipendente privato in Veneto è positivo. Secondo i dati diffusi nell’ultima edizione della Bussola si contano 67.400 posizioni di lavoro. Il dato però se confrontato con quello dell'analogo periodo dell'anno precedente presenta una criticità. È nettamente in calo visto che nel 2024 le posizioni di lavoro erano 78.400. Scontato sottolineare che a farne come sempre le spese sono state le donne con l’occupazione femminile in netto calo rispetto a quella maschile. Inoltre la misura occupazionale più diffusa in Veneto sembra sia il par time. Questo tipo di contratto, sotto le 40 ore settimanali, offre flessibilità e tempo libero, spesso infatti viene scelto dalle neo-mamme che devono barcamenarsi tra lavoro e famiglia ma pagando lo scotto di un reddito inferiore. E qui arriviamo a parlare della seconda stangata legata proprio al calo del potere d’acquisto per le famiglie venete. Secondo altri studi in Regione l’inflazione nell’ultimo decennio si attesta al 21% rosicchiando anno dopo anno il potere d’acquisto dei veneti -16%. Calo dell’occupazione, inflazione che incide sulla solidità economica dei residenti in regione che però non colpisce Padova dove troviamo gli stipendi medi più alti a livello Veneto : 32.671 euro annui. Seguono Verona e Belluno con cifre di poco inferiori a quella padovana.