PADOVA: SPEDIZIONE PUNITIVA AL CAMPO ROM
Sarebbe stata una spedizione punitiva la causa della violenta rissa che si è scatenata domenica sera nelle vicinanze del campo Nomadi di via Longhin, a Padova.
Un vero e proprio dispiegamento di Forze dell’Ordine e mezzi di soccorso che non è passato inosservato in città.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, intervenuti insieme ai Vigili del Fuoco, tutto sarebbe nato dopo un diverbio in un bar tra un residente del campo e un cittadino di Mortise.
Che, allora, ha optato per farsi giustizia da sé: tornato a casa ha chiamato a raccolta parenti e amici. Alla guida di due camion il gruppo ha letteralmente speronato la casa mobile del suo rilevale. Ma all’interno vi erano la moglie e i due figli dell’uomo, un 35enne. Uno dei due figli, un ragazzino di 16 anni, è stato ricoverato per un trauma cranico. Ma sono state ore di paura per l’altra figlia, una bimba di appena due anni, di cui si erano perse le tracce. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, il timore era che potesse essere rimasta incastrata tra le macerie della casa mobile.
Un paio d’ore dopo il sospiro di sollievo: la piccola è stata trovata all’interno di un altro camper dove si era rifugiata per la paura.
I Carabinieri hanno rintracciato e denunciato le tre persone ritenute responsabili di aver messo in atto la spedizione punitiva.
Alla base della rissa, secondo gli inquirenti, ci sarebbe una profonda rivalità tra famiglie nomadi di stanza a Padova.