SI FINGE MEDICO E VIA CHAT LE SPILLA 1.450 EURO
Le Forze dell’Ordine ricordano che le truffe nei confronti degli anziani non si limiterebbero solo a quelle telefoniche. Negli ultimi tempi sarebbe in voga quella che vedrebbe sedicenti avvocati o funzionari della Polizia di Stato o dell’Arma impegnati nella scarcerazione di un parente della vittima, dietro lauto compenso economico. Più volte le Forze dell’Ordine quelle vere però, hanno allertato rispetto alla presenza di finti tecnici delle utenze, esperti nel razziare ori e preziosi nelle case di anziani soli. Esisterebbe però una tecnica ancora più subdola e forse più dolorosa. Si basa sul creare nella vittima prescelta un sentimento, spesso vero e proprio amore per poi avanzare richieste di denaro. È il caso di una 77enne padovana residente a Selvazzano , che durante la pandemia avrebbe allacciato una rapporto via chat con un finto medico in servizio a Kabul in Afghanistan. Foto, tesserini militari, tutto appariva come reale e le parola del finto medico con il passare del tempo fanno breccia nell’anziana che ormai pende dalle sue labbra. Un attaccamento che purtroppo si concretizza in un bonifico dal valore di 1.450 euro versato dalla donna in aiuto del medico a cui improvvisamente una fantomatica Agenzia per la Sicurezza afgana avrebbe sequestrato tutti gli effetti personali. I soldi servivano per il dissequestro ma in realtà il bonifico viene incassato da un 31enne nigeriano residente in Piemonte, che con abilità ha indossato per lungo tempo i panni del finto dottore in questione. Naturalmente il seduttore una volta ricevuto il denaro scompare, salvo riapparire nelle carte della Procura di Padova con l’accusa di truffa pluriaggravata, grazie alla denuncia formulata dalla donna che non si è lasciata affliggere dalla delusione.