STOP NUTRIE NELLA BASSA, L'APPELLO DI CIA PADOVA
Se ne parla meno ma questo non significa che le nutrie siano sparite. Anzi. Le campagne della Bassa Padovana, ieri come oggi, soffrono della presenza di questo grosso roditore.
A tenere alta l'attenzione su questo tema sono gli agricoltori, in particolare Cia Padova, a cui ha fatto eco il Consorzio di Bonifica Adige Euganeo.
Stime aggiornate parlano di una popolazione che si attesta intorno ai 200 mila esemplari. Nel nord Italia le nutrie non hanno predatori naturali, essendo state importate circa un secolo fa dall'America Latina, per farne pellicce.
Secondo il loro istinto scavano buche negli argini di fiumi e canali, mettendo a rischio la loro stabilità. Non solo: vanno ghiotte delle piantine di mais e soia, devastando di fatto le nuove semine.
Ecco perché, sottolinea Cia Padova, serve tenere alta l'attenzione su questo tema. Negli anni dalla Regione Veneto sono arrivate importanti risorse per il contenimento di questo animale. Ultimo in odine di tempo lo stanziamento di 500 mila euro, per il triennio 2025/2027.