TRE IRREGOLARI TROVATI IN UN CAPANNONE FATISCENTE
PADOVA-Prosegue l’impegno della Questura di Padova nella lotta contro il degrado. La tragedia avvenuta nell’ex istituto Configliachi, negli ambienti fatiscenti in attesa di una promessa riqualificazione lo scorso gennaio in cui hanno perso la vita tre giovani tunisini a causa delle esalazioni scaturite da un braciere per riscaldare la gelida notte durante l’epifania, è ancora viva nella memoria collettiva. Mai più, fu in quell’occasione la promessa sia dell’Amministrazione che delle Forze dell’Ordine. Quella tragedia ha dato lo slancio per intensificare i controlli nei luoghi di bivacco e di degrado della città del Santo. L’ultima ispezione ha permesso agli agenti delle volanti della Questura, in forza all'Ufficio Prevenzione generale e soccorso pubblico di individuare tre cittadini tunisini, di 32, 23 e 19 anni, senza fissa dimora, e irregolari sul territorio italiano trovati in uno stabile abbandonato a Padova. I tre, con precedenti, uno di loro già arrestato lo scorso aprile in città per detenzione e spaccio di stupefacenti, avevano trovato riparo in capannone abbandonato in via della Navigazione Interna, già oggetto di verifiche per traffici illeciti.
L'Ufficio Immigrazione ha quindi proceduto all'esecuzione dell'espulsione dei tre giovani che, con provvedimento del Questore dr. Marco Odorisio, sono stati collocati nel centro di permanenza per i rimpatri di Brindisi in Puglia.
Dall'inizio dell'anno a Padova salgono così a 78 i collocamenti di cittadini stranieri irregolari nei Cpr del territorio nazionale, mentre ammontano a 170 le esecuzioni di ordini di espulsione.