ANCORA LAVORO NERO, 46 IRREGOLARI IN POLESINE
Il lavoro irregolare è un problema per tutto il Paese e il Veneto non fa certo eccezione. A seguito di diversi controlli eseguiti dalla Guardia di Finanza di Rovigo durante la scorsa estate, sono stati individuati ben 46 dipendenti irregolari, di cui 28 completamente “in nero”. Ancora una volta il Polesine torna sotto la lente di ingrandimento dei finanzieri. Le aziende sottoposte a controllo sono numerose e appartengono a diversi settori, tra cui ristorazione, edilizia, pubblici esercizi, agricoltura e molti altri. Le irregolarità rilevate dalle autorità vanno dalla mancata assunzione dei lavoratori, alla retribuzione con mezzi di pagamento non tracciati, alla mancata istituzione del libro unico del lavoro. Le sanzioni che le aziende dovranno pagare variano a seconda della gravità dei reati, da 1.950 euro fino ad arrivare a 23.400 euro per ciascun lavoratore. Per i casi più gravi, ossia quelli in cui il lavoro a nero si è protratto per più di 30 giorni, è stata inoltrata comunicazione alla Direzione Territoriale del Lavoro di Rovigo, per l'eventuale sospensione dell'attività imprenditoriale.