MORTE DI PAMELA, IPOTESI DI ISTIGAZIONE AL SUICIDIO
Giallo nel rodigino, le forze dell’ordine indagano sulla vicenda di Akatshi Lutahe, la donna ritrovata senza vita nel fiume Po, nel comune di Crespino. Nelle ultime ore i Carabinieri stanno indagando sulla morte della donna, che sembrerebbe essersi suicidata. La Procura di Rovigo ha però aperto nelle ultime ore un fascicolo con l’ipotesi di istigazione al suicidio, sospettando che la donna possa essere rimasta vittima di una truffa.
Il cadavere della 40enne era stato ritrovato lo scorso 20 ottobre. La donna, nota da amici e conoscenti come “Pamela”, era di origini congolesi e viveva a Cerea, in provincia di Verona, con il marito e i due figli piccoli. È stato proprio il marito a denunciarne la scomparsa lo scorso 15 ottobre. Attualmente le indagini sono affidate ai Carabinieri di Cerea e Occhiobello. L’autopsia sul corpo della donna verrà effettuata lunedì. Il suicidio rimane l’ipotesi più accreditata, ma la Procura di Rovigo ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di istigazione al suicidio, poiché sembrerebbe che la donna possa essere stata vittima di una truffa.