OMICIDIO A ROVIGO, IN SEI VERSO IL PROCESSO
La Procura di Rovigo ha chiesto il giudizio immediato per sei dei sette cittadini pakistani coinvolti nell’omicidio di Amine Gara, il giovane ucciso lo scorso 19 luglio nei Giardini di Corso del Popolo, nel cuore della città.
Secondo quanto emerso dalle indagini, quella sera sarebbe scattata una vera e propria spedizione punitiva. Due sere prima, infatti, un pakistano era rimasto ferito in un’aggressione e il gruppo avrebbe deciso di vendicarsi. La rissa, scoppiata poco prima della mezzanotte, è presto degenerata: sono comparsi coltelli e bottiglie rotte usate come armi.
Uno degli indagati deve rispondere di omicidio premeditato: sarebbe stato lui a colpire Amine Gara con i fendenti mortali. A lui e ad altri due connazionali è contestato anche il tentato omicidio di un trentenne, ferito ma sopravvissuto.
Tutti e sette i cittadini pakistani restano inoltre indagati per rissa. La Procura contesta a tutti, anche a chi non avrebbe materialmente colpito, la responsabilità dei reati in concorso, sostenendo che abbiano partecipato a una spedizione punitiva organizzata.
Amine Gara era stato soccorso sul posto, ma era morto poco dopo in ospedale. Ora, con la richiesta di giudizio immediato, il caso si avvia verso il processo.