OMICIDIO DI ROVIGO, FERMATI CINQUE SOSPETTI
Le incognite intorno all'omicidio di Rovigo iniziano a diradarsi. Cinque giovani pakistani sono stati fermati dalla Polizia di Stato. Sarebbero coinvolti a vario titolo nell'omicidio di Amine Gara e nel grave ferimento di un connazionale di 30 anni.
Secondo la ricostruzione della Squadra Mobile di Rovigo, la drammatica rissa dello scorso sabato sarebbe scoppiata per regolare un precedente affronto. Una sorta di faida, che avrebbe portato allo scontro sotto le storiche torri, nel cuore del capoluogo.
I sospettati, fermati in varie parti d'Italia, dovranno rispondere di varie accuse. Per uno di loro si parla di omicidio aggravato dalla premeditazione, per aver colpito Amine al collo e al torace con una bottiglia rotta, indossando un passamontagna.
Altri tre sono indagati per il tentato omicidio del 30enne tunisino, ferito gravemente. Tutti e cinque sono indagati per rissa. C'è poi l'indagine per "concorso anomalo", per aver partecipato a una rissa organizzata con intento lesivo, armati e con l'uso di passamontagna.
Nel frattempo di Amine, il 22enne che ha perso la vita, ha preannunciato che probabilmente si costituirà parte civile. Al momento resta ancora da fissare la data dei funerali del ragazzo, in attesa del nulla osta della Procura.