ROVIGO CONTA I DANNI, CHIESTO LO STATO D'EMERGENZA
Dopo la grande paura la conta dei danni. Mercoledì mattina Rovigo si è svegliata con le immagini della tromba d'aria ancora negli occhi dei cittadini.
Un episodio improvviso e violento, che verso le 11.15 di martedì mattina ha spazzato la periferia nord del capoluogo. Ad essere colpita è stata in particolare la zona di Boara, lungo viale Porta Adige.
Qui i danni maggiori si sono avuti all'altezza del centro commerciale. Il mulinello ha scaraventato lamiere e detriti contro le auto parcheggiate, danneggiando anche gli interi del bar.
Ma quel che è peggio è che la violenza del vento ha mandato in pezzi la copertura in amianto del vicino capannone. Cocci e frammenti sono volati sul viale e nel parcheggio del centro commerciale. Prontamente la zona è stata recintata ed è partita la bonifica ambientale da parte di un'azienda certificata dallo Spisal.
Ma a portare i segni del maltempo sono anche le campagne. La tromba d'aria è stata preceduta da un potente acquazzone che ha allagato strade e campi. Un altro colpo alle colture della zona, già martoriate dalle piogge.
Danni anche in centro a Rovigo dove via Oberdan e il sottopasso di via Fermi sono finiti sott'acqua, mentre lungo via Umberto I un grosso ramo si è schiantato su un'auto parcheggiata.
Per tutta la giornata di ieri i Vigili del Fuoco hanno svolto un centinaio di interventi. Numerosi danni alle cose ma per fortuna non alle persone.
Per Rovigo il presidente del Veneto Luca Zaia ha aperto la dichiarazione di stato d'emergenza.