AUTO PIRATA IN PONTEBBANA, LE RICERCHE CONTINUANO
È stato probabilmente investito da un'auto pirata il ragazzo di 18 anni trovato senza vita lungo la Pontebbana domenica all'alba.
Una tragedia che ha scosso la provincia di Treviso, in particolare la comunità di Nervesa della Battaglia, dove il fatto si è consumato.
La dinamica deve essere ancora chiarita ma sembra ormai evidente che il ragazzo, camminando contromano a bordo strada, sia stato centrato da un automobilista, poco prima delle 5.30 di mattina, che però non si è fermato a chiamare i soccorsi.
Cheick Tidiane è morto così, al termine di un sabato notte di festa alla discoteca Odissea. Quando è stato ritrovato aveva ancora la collana a fiori della serata hawaiana appena trascorsa.
Non è chiaro perché si sia incamminato da solo, al buio, lungo la Pontebbana e perché l'abbia fatto in direzione di Nervesa e non di Treviso, città dove era arrivato la settimana prima di ritorno dalla Francia.
Al vaglio degli inquirenti tutte le videocamere della zona, per rintracciare l'auto che l'ha investito. In particolare, la discoteca Odissea ha messo a disposizione i suoi cento occhi elettronici, per aiutare i carabinieri a ricostruire i movimenti del ragazzo, dentro e fuori il locale.
Nel frattempo il dolore della famiglia non si placa. Eric Tidiane, fratello della vittima, si è presentato al Tribunale di Treviso con un gruppo di amici: ha chiesto di trovare il pirata che ha ucciso Cheick.
"È una tragedia troppo grande" ha detto "Non si meritava tutto questo". Lo sgomento davanti ad una morte così assurda e ingiusta è troppo difficile da contenere.