INFILTRAZIONI MAFIOSE NELL’EDILIZIA A CONEGLIANO
L’ombra delle infiltrazioni mafiose continua ad allungarsi sulla provincia di Treviso. A finire sotto inchiesta, questa volta, un’impresa edile di Conegliano, raggiunta da un’interdittiva antimafia.
Si tratta di un provvedimento amministrativo nei confronti di quelle imprese sospettate di possibili legami con organizzazioni criminali, specialmente attività nei campi economici e degli appalti pubblici, che impedisce alle aziende coinvolte di ottenere finanziamenti pubblici e partecipare a gare d’appalto.
In questa circostanza le indagini dei carabinieri hanno messo in luce rapporti tra la società segnalata e nomi legati alla criminalità organizzata. In particolare, sono state passate al setaccio presunte relazioni commerciali con individui con gravi precedenti penali, il cui nome sembra legato a famiglie mafiose calabresi. Il provvedimento necessiterà essere seguito da ulteriori prove prima di un eventuale processo. Nel frattempo l’azienda dovrà giustificare le sue “relazioni pericolose”, mentre gli inquirenti approfondiranno le indagini che hanno portato a questo fermo amministrativo.
Il fenomeno delle infiltrazioni criminali all’interno degli appalti pubblici della provincia trevigiana comunque è ben noto a Prefettura e forze dell’ordine, con provvedimenti simili spiccati nei confronti di un 36 enne nell’aprile scorso e l’interruzione nel 2021 di un cantiere alla scuola Don Bosco per colpa di una ditta sospetta.