ULSS2:IN UN ANNO 200 EPISODI DI VIOLENZA IN CORSIA
TREVISO- Inutili i corsi per il personale medico a contrasto del dilagante fenomeno delle violenze e minacce in corsia inferte da pazienti e parenti dei malati nei confronti del personale medico. In un solo anno all’Ospedale Cà Foncello di Treviso, il personale medico ha subito 200 episodi di minacce verbali e in alcuni casi fisiche. Il problema colpisce principalmente il Pronto Soccorso , e non si limita alla struttura sanitaria della Marca ma affligge e semina il terrore tra medici e infermieri ovunque in Veneto e nel resto d’Italia. Mobilio che vola , cali e pugni al personale. Forse i corsi dovrebbero diventare obbligatori per chi compie queste azioni e il Legislatore inasprire le pene. È mai possibile che negli Ospedali si debbano attivare dei presidi di Polizia o assumere Guardie Giurate per tutelare il personale che è lì proprio per aiutarci? L’ultimo caso avvenuto sempre nella Marca ha per protagonista un uomo che a tutti i costi dopo aver subito una botta voleva gli venisse fatta una TAC ritenuta invece dai medici data la contenuta entità del trauma non necessaria. L’uomo però non si è dato facilmente per vinto arroccato sulla sua personale refertazione del dal trauma grazie al consulto attraverso notizie raccolte in rete. Il braccio di ferro fortunatamente non ha portato a uno scontro fisico. Quanto vivono i nostri medici li allontana dall’amore verso la professione che ha già in Italia molti limiti, economici, di crescita personale e in termini di qualità di vita. Il personale dell’Emergenza Urgenza ha una responsabilità enorme sulle proprie spalle possibile che non si capisca questa cosa? Devono individuare celermente la gravità della situazione, la corretta terapia, decidere l’invio per un consulto specialistico ma sopratutto monitorare nel tempo un possibile aggravamento della situazione clinica del paziente senza commettere l’errore di dimissioni troppo frettolose o inutili ricoveri.