80 ANNI FA LA LIBERAZIONE:L'ITALIA RICORDA LA SHOAH
Fare memoria dell’orrore per non dimenticare. Per capire e soprattutto per fare in modo che fatti simili non accadano più. E’ con questo spirito per non dimenticare la tragedia della Shoah che da 25 anni il 27 gennaio si celebra il Giorno della Memoria a ricordo del 27 gennaio di ottanta anni fa quando le truppe dell’armata rossa, avanzando nella Germania nazista, entrarono ad Aushwitz e svelarono al mondo atrocità che vanno al di là di ogni immaginazione commesse principalmente contro gli ebrei.
In tutta Italia e nel Veneto si sono svolte diverse cerimonie istituzionali. A Venezia il fulcro delle manifestazioni è stato nel ghetto. Davanti alla scultura che ricorda la deportazione e lo sterminio degli ebrei veneziani, sono state accese sei lampade: una per ogni milione di persone uccise nella Shoah. A Verona, la cerimonia di deposizione delle corone di alloro ai piedi del monumento dei deportati si è svolta in piazza Bra dove è allestita la mostra i Giusti fra le Nazioni curata dall’associazione Figli della Shoah ed è stato posizionato il Carro ferroviario utilizzato per le deportazioni. A Padova dopo la La Messa nel Tempio dell’Internato Ignoto, al Centro Culturale San Gaetano sono state consegnate le medaglie d’onore alla memoria dei cittadini internati nei lager nazisti. Sono state anche posizionate delle pietre d’inciampo in ricordo dei cittadini deportati così come successo a Vicenza.
Ma potrebbe ripetersi una tragedia come quella di 80 anni fa?
La cerimonia più toccante della giornata è stata quella ad Auschwitz. 80 anni dopo l’armata russa, ad entrare nel campo di sterminio sono stati i capi di Stato. Il presidente Mattarella per l’Italia, assenti invece i rappresentanti della Russia. Forse proprio a questi rivivere quello che è accaduto potrebbe essere utile per far cessare prima la guerra