BOMBE INESPLOSE: IN VENETO MIGLIAIA DI RITROVAMENTI
Nel corso delle due Guerre Mondiali sull’Italia sono state sganciate quasi 400 mila tonnellate di bombe. Solo poco più della metà di questi ordigni sono stati fino ad ora rinvenuti, nonostante le campagne di risanamento attuate alla fine del secondo conflitto.
Solo a Nord Est, uno dei principali teatri di guerra, nel 2024 sono stati scoperti e distrutti più di 3600 ordigni bellici inesplosi.
In Veneto, così come in Friuli, Emilia, Toscana, Umbria e Marche, il compito di bonificare il territorio spetta al Comando Forze Operative Nord dell’Esercito, che ha sede alla Caserma Salomone di Padova.
Tra i territori con il più alto tasso di rinvenimento di residuati bellici ci sono Vicenza e Treviso: in tutto il Veneto l’anno scorso ne sono stati trovati quasi 900.
La scoperta di bombe inesplose fa scattare un piano ben definito, coordinato dalla Prefettura e attuato dal Comando Forze Operative Nord, che in molti casi ha anche conseguenze dirette sulla popolazione.
Le bombe inesplose ancora oggi possono rappresentare un grave pericolo per chiunque ne venga a contatto. Per questo, se anche si ha solo il sospetto di trovarsi davanti a una di queste, è fondamentale seguire poche regole ben precise.