CALA IL LAVORO VENETO: UN TREND DESTINATO A DURARE?
Annata negativa per l’occupazione in Veneto: questo quanto emerso dal rapporto annuale dell’Osservatorio Veneto Lavoro sulle nuove assunzioni nella regione.
Soffre il settore privato, con le assunzioni che diminuiscono dello 0,7%.
Seppur il mero dato percentuale possa non destare allarme, a preoccupare sono le singole situazioni delle province: tutte in negativo, fatta eccezione per Verona e Venezia, con Belluno che registra un vertiginoso calo del 6,6%.
A scendere sono in particolare le assunzioni a tempo indeterminato, mentre salgono i contratti a termine.
Giù anche i principali settori dell’economia regionale: soffrono le manifatture, l’industria ed il settore metalmeccanico.
A trainare la baracca ci pensa la Provincia di Verona: unica a registrare un netto saldo positivo rispetto alle nuove assunzioni, con un rassicurante +4,4%. Ma non basta.
È arrivato il momento di affrontare queste gravi questioni: la regione che era il cuore pulsante del Nord Est sta arrancando e il precipitoso calo dei contratti a tempo indeterminato rischia di rendere il precariato la norma nel moderno settore del lavoro.
Con l’avvicinarsi delle elezioni regionali, vedremo se la politica sarà in grado di prendere in mano la situazione: non per spot elettorali, ma per il benessere dei cittadini.